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La dieta per l’estate

Per dimagrire non esiste una bacchetta magica. Forti dimagrimenti in tempi brevi sono dannosi per l’organismo. Le diete ipocaloriche, quelle che fanno dimagrire repentinamente con un regime alimentare inferiore alle 1000 calorie quotidiane, non sono solo sbagliate da un punto di vista nutrizionale, ma rallentano anche il metabolismo e fanno diminuire la massa magra. Tra l’altro, non potendo sostenere a lungo questo tipo di dieta, non appena si tornerà a mangiare normale, il metabolismo rallentato e la carenza muscolare si coalizzeranno, facendo subito riprendere i chili persi.

Però, si può perdere naturalmente peso, senza perdere tonicità: d’altronde chi vorrebbe un fisico magro ma flaccido?
In estate la dieta deve essere ricca di vitamine, minerali e fibre, mentre deve alleggerirsi di alimenti precotti e inscatolati, ricchi di zuccheri raffinati e grassi saturi, soprattutto di origine animale. Così si garantisce all’organismo i  principi nutritivi per stimolare il metabolismo, contrastare l’ossidazione, quindi l’invecchiamento, e favorire l’abbronzatura.

Sì, ma come? Ecco qualche suggerimento.

Accelera il metabolismo bevendo acqua. Per bruciare calorie e produrre energia, i naturali processi metabolici hanno bisogno di  liquidi: la disidratazione rallenta il metabolismo. Mantenersi sempre idratati è un must in estate e quando si fa attività sportiva. Quindi via libera all’acqua (ma non alle bibite gassate), a frutta e verdura.

Per dimagrire mangia poco e spesso. Un piccolo spuntino ogni 3-4 ore, quindi a metà mattina e pomeriggio, mantiene in attività costante il metabolismo. Ciò permette di bruciare più calorie, evitare la sensazione di sonnolenza dopo un pasto abbondante e  arrivare con meno fame al pasto principale.

Mangia di più nelle prime ore della giornata. Così, tra l’altro, allunghi la vita. È la tesi di una ricerca della Washington University di Saint Louis, che stabilisce quattro semplici regole con effetti analoghi alla restrizione calorica (prassi che ha dimostrato di poter allungare la vita fino al 30%), ma che non costringono a pesare tutto costantemente. 
Le 4 regole
1. Riduci le proteine, che non devono superare la soglia del 12% rispetto alle calorie quotidiane ingerite.
2. Digiuna per due giorni non consecutivi alla settimana. Il digiuno non è totale ma parziale, in quanto è consentito consumare frutta e verdura e un cucchiaio di olio extravergine di oliva, per un totale di 500 calorie. Il che, comunque, aiuta a tenere sotto controllo il peso.
3. Sostituisci la maggior parte delle proteine animali con quelle vegetali, ma senza azzerarle del tutto. Le proteine vegetali contengono fibre utili alla popolazione batterica dell’intestino e a ridurre le infiammazioni.
4. Concentra il cibo nelle prime ore del mattino e cena prima possibile, evitando di mangiare dopo le 21. Così non solo avrai la possibilità di smaltire le calorie ingerite, ma ristabilirai l’equilibrio tra alimentazione e ritmi circadiani, oggi scombussolato dai frenetici ritmi di vita.

Con le uova esalti i benefici delle verdure.
Se aggiungi, di tanto in tanto, delle uova all’insalata incrementi i nutrienti delle verdure, in particolar modo i carotenoidi (beta-carotene, licopene, luteina, zeaxantina), derivati da alimenti come pomodori, lattuga e carote, ossia potenti antiossidanti che contrastano i danni molecolari e preservano la vista. Lo attesta uno studio della Purdue University (Usa), che in particolare dimostra come tre uova intere migliorino del 10% l’assorbimento della luteina e del 14% quello della zeaxantina.

Le uova sono ricche di proteine di alta qualità biologica,  contengono poche calorie (circa 70 per uovo) e sono digeribili. Tuttavia nel tuorlo è presente anche una consistente percentuale di grassi (soprattutto trigliceridi, lecitine, colesterolo), mentre l’albume è ricco di sali minerali (principalmente sodio, potassio, magnesio) e vitamine B. In assenza di problemi di colesterolo alto, si possono mangiare fino a 4 uova la settimana, altrimenti si può consumare soltanto l’albume (privo di colesterolo), reperibile in commercio già diviso dal tuorlo.

Frutta e verdura favoriscono anche l’abbronzatura e aiutano la pelle a difendersi  dai raggi ultravioletti, che provocano macchie, rughe e perdita di tono cutaneo. “La protezione con i solari resta indispensabile, ma la pelle va difesa anche dall’interno, grazie ai micronutrienti”, ricorda Magda Belmontesi, specialista in dermatologia a Milano e Vigevano. 

Sicuramente frutta e verdura arancioni, quindi ricchi di vitamina A aiutano la pelle a produrre la melanina, il pigmento che dona il classico colore bronzeo alla pelle. Li puoi trovare in carote, radicchio, albicocche, cicoria e lattuga, melone giallo, sedano, peperoni, pomodori, pesche, cocomeri e ciliegie.

“Sicuramente – precisa Belmontesi – per contrastare l’invecchiamento cutaneo indotto dagli Uv, serve seguire una dieta con i nutrienti fondamentali, quindi carboidrati e proteine, sali minerali e vitamine, fibre e grassi. Anche perché il betacarotene (che l’organismo converte in vitamina A) è liposolubile, quindi diventa più facilmente disponibile se assunto con un po’ di grassi, ad esempio da olio extravergine d’oliva”.

Ma per assicurarsi un’efficace strategia contro i radicali liberi del sole, è importante combinare diversi tipi di antiossidanti, mixando verdure e ortaggi con colori diversi, in quanto ognuno possiede tipi di antiossidanti con differenti proprietà: frutti e verdure verdi (come mela verde, kiwi, broccoli, spinaci) contengono anche clorofilla che aumenta l’ossigenazione delle cellule, i rosso-arancio (tipo peperoni, pomodori, barbabietole, carote, zucca), sono ricchi di caroteni come pure di flavonoidi che proteggono il sistema immunitario, quelli blu-viola (ribes, more, radicchio, melanzane) di antocianine protettive per il microcircolo, mentre la quercetina contenuta nei bianchi (banana, mela, cavolfiore, cipolla) svolge anche una potente azione antinfiammatoria.