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 Gambe in forma: la salute ne guadagna 


 È una battaglia che dobbiamo vincere insieme quella contro il virus che in poco tempo ha cambiato le nostre vite. Secondo Mike Ryan, capo del Programma di emergenze sanitarie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, la Svezia è un modello da seguire per la fase 2, quella di convivenza con il virus che tutti stiamo vivendo.

 

Secondo Ryan, la Svezia ha applicato “una forte strategia di sanità pubblica, puntando sulle misure di igiene, di distanziamento, proteggendo le persone nelle residenze assistenziali”. La differenza saliente è che “si sono basati su un rapporto di fiducia con la cittadinanza”. Un esempio da seguire per evitare possibili nuovi lockdown. Solo il tempo potrà dire se il modello sarà veramente di successo.

 

Ora, però, dobbiamo fare i conti con i problemi che la sedentarietà, per così dire forzata, ha generato nei mesi. E così ricominciamo a camminare, un’attività facile e gratuita, seguendo le norme di distanziamento e protezione attuali.

 

Le tecnologie indossabili come smartphone e orologi possono aiutare a tenere traccia del numero di passi fatti al giorno. Molti di questi dispositivi raccomandano un obiettivo di 10000 passi per una migliore salute, anche se in media si fanno dai 4 ai 5mila passi al giorno, mentre in caso di inattività si scende fino a 2mila.  

 

La buona notizia è che studi recenti dimostrano che i benefici per la salute si accumulano anche se ogni giorno se ne fanno meno di 10mila. Uno studio pubblicato lo scorso marzo su Jama, da parte dei ricercatori del National Cancer Institute (NCI) e del National Institute on Aging (NIA) ha esaminato l'associazione tra numero di passi, intensità e rischio di morte in adulti americani.

 

Rispetto alle persone che hanno fatto 4000 passi al giorno, chi ne ha fatto 8000 all'inizio dello studio aveva un rischio inferiore del 50% di morire durante il follow-up. Salendo a 12000 passi il rischio di morte diventa inferiore del 65% (sempre rispetto ai 4000 passi). Tuttavia l'intensità dell’esercizio (numero di passi al minuto) non sembra influenzare il rischio di morte, suggerendo che il numero totale di passi al giorno è più importante dell'intensità.

 

Camminare è anche un toccasana per le gambe, il cui benessere si coltiva con piccole azioni quotidiane. “Oltre all’attività fisica,  serve idratarsi correttamente, tenere sotto controllo il peso, seguendo una dieta bilanciata”, suggerisce Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano.

 

“Le vene hanno il compito di ‘riportare’ il sangue dalle zone periferiche del corpo verso il cuore. Questo flusso però può essere reso più difficoltoso se le pareti dei vasi sanguigni non sono molto elastiche. Da qui si può generare la cosiddetta ‘stasi’, ossia un accumulo di liquidi negli arti inferiori che provocano quel senso di pesantezza sulle gambe spesso lamentato soprattutto nei mesi più caldi o in caso di sedentarietà”, spiega la dottoressa.

 

Come curarle a casa? Ecco quattro gesti importanti.

 

1. L’ideale, si sa, è camminare e fare le scale (e così raggiungere almeno 8000 passi al giorno). Se però si è costretti a stare molto seduti è importante alzarsi una volta ogni ora, sollevandosi sulle punte per una ventina di ripetizioni. Una volta al giorno è utile una posizione antigravità con le gambe sollevate. Ci si sdraia con la schiena per terra, di fronte a un muro. Si poggiano i glutei al muro e si sollevano le gambe. Per dare beneficio a tutta la colonna, avvicinare leggermente il mento allo sterno, così da distendere la zona cervicale. Poi si può provare una variante con le gambe distanziate, cercando di formare una grande V.

 

2. Per trattare la pelle, prima cosa è esfoliare, per incrementare la penetrazione dei cosmetici. Per levigarla e riattivare la microcircolazione è ideale frizionarla con una spazzola asciutta, oppure spazzole soniche vibranti, alternando scrub con sali. Dopodiché occorre drenare, usando gel rinfrescanti e tonificanti a base di escina, rusco, ippocastano, vitis vinifera (uva).

 

3. Si possono affiancare cicli di integratori con centella asiatica, gambo di ananas, estratto di carciofo. Utili anche tisane drenanti: con betulla (antinfiammatoria e depurativa), equiseto (drenante e rimineralizzante), gramigna (diuretica e depurativa).

 

 

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