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 #ALZAGLISCUDI, con mascherine, cibi, sieri



APPROFONDIMENTO

È il nuovo must-have. E pare lo sarà ancora per un po’ di tempo. È la mascherina che oggi, oltre a presidio per salvaguardare la salute, diventa anche oggetto fashion, magari da abbinare all’outfit, che spopola tra le influencer.

 

Personalizzate o no, colorate o meno, le mascherine restano un obbligo e una necessità per difenderci dalle famigerate ‘goccioline’ (droplets). Tanto che l’utilizzo alternativo di mascherine di stoffa di fattura casalinga è stato recentemente avallato anche dall’European Centre for Disease Prevention and Control, ente indipendente dell'Unione europea preposto al rafforzamento delle difese dei paesi europei contro le malattie infettive. Come riporta il Ministero della salute italiano, secondo l’ente europeo “Si può prendere in considerazione l'uso di mascherine facciali non mediche realizzate con vari tessuti, specialmente se - a causa di problemi di fornitura - le mascherine mediche devono essere utilizzate prioritariamente come dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori sanitari. A supporto dell'uso di mascherine non mediche come mezzo di controllo della fonte di infezione esistono evidenze scientifiche indirette e limitate.

 

Insomma un’alternativa accettabile, ovviamente senza trascurare distanziamento e igiene, tra le strategie difensive contro il nemico invisibile. Ma la battaglia si gioca soprattutto all’interno del nostro organismo: protagonista il sistema immunitario, il nostro paladino che ci difende, senza che ce ne accorgiamo, da batteri, virus e ‘cellule impazzite’ (leggi tumorali).

 

Ebbene, questo complesso sistema può essere potenziato anche con l’alimentazione. L’obiettivo prioritario è rendere naturalmente più resistente il nostro ‘scudo’ attraverso una dieta equilibrata, che significa varia e bilanciata.  

 

“È sempre importante ricordare – sottolinea Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano – il ruolo di un’alimentazione completa e variata, ricca di frutta e verdura (possibilmente di stagione) e povera di zuccheri e grassi che ‘affaticano’ l’intero organismo”.

 

Qualche esempio di cibi utili per sostenere il sistema immunitario?

ü  La resistenza alle infezioni può essere migliorata fornendo all’organismo antiossidanti. Come ad esempio il glutatione, contenuto in alcuni vegetali tra cui asparagi, avocado, spinaci, pesche, mele. Utili anche gli alimenti che ne stimolano la produzione, come quelli ricchi si selenio, tuorlo d’uovo, aringhe, sarde, frutta e verdura di colore rosso.

ü  Kiwi e agrumi, peperoni e peperoncino, timo fresco e prezzemolo, rucola e crucifere (cavolo, cime di rapa, verza, broccoli), tutti ricchi di vitamina C, che aiuta a mantenere le difese immunitarie efficienti, senza tuttavia prevenire, né tantomeno curare il coronavirus (attenzione alle fake news!).

ü  Oli vegetali (soprattutto olio extravergine di oliva), avocado, nocciole, arachidi, girasole, mandorle, curry, origano, ricchi di vitamina E antiossidante.   

ü  Pesci grassi (sgombro, sardina, tonno, salmone), tuorlo d’uovo, formaggi, burro, funghi come fonti di vitamina D, importante nel metabolismo del calcio e per potenziare la reattività del sistema immunitario.

ü  Carote, albicocche secche, zucca, pomodori maturi, fegato e  tuorli d’uovo, ricchi di betacarotene, precursore della vitamina A, utile per mantenere le cellule in salute;  

ü  Funghi: grazie al contenuti di selenio e betaglucano, aiutano l’attività dei globuli bianchi;

ü  Probiotici (yogurt, kefir, soia fermentata) e prebiotici, (cipolla, fagioli, banane) che mantengono l’equilibrio intestinale a dispetto di virus e altri agenti patogeni.

ü  Cioccolato extra-fondente, mirtilli, ribes, lamponi, curcuma, broccoli, cavoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, tutti con un’azione anti-infiammatoria.

 

 

E quando serve un’azione ancor più potente, si possono abbinare gli integratori. “Sì, ma con le dovute cautele”, avverte Belmontesi. “Con l'avanzare dell'età, la nostra capacità di assorbire i nutrienti dal cibo diminuisce, senza contare che in caso di malattia potrebbe essere utile avere più scorte di micronutrienti. Questo depone a favore dell’integrazione, da seguire a cicli, a fasi alternate di assunzione (almeno 3 mesi consecutivi) e sospensione (altrettanti). Senza dimenticare, però, che i nutrienti sono più potenti quando vengono dal cibo, in quanto accompagnati da sostanze benefiche, come carotenoidi, flavonoidi, minerali e antiossidanti non sono presenti nella maggior parte degli integratori”.

 

Un aiuto arriva anche dalle piante, come testimoniano molti studi scientifici a proposito di papaya fermentata, echinacea o bacche di goji, nel modulare e stimolare le difese immunitarie.

 

-   Papaya fermentata: alcuni studi in vitro e in vivo (su animali) supportano le proprietà antinfiammatorie e immunomodulanti degli estratti di papaya. Quella fermentata  è ritenuta avere ancor più attività antiossidante, grazie al processo di fermentazione microbica cui è sottoposta.

 

-   Bacche di Goji: sono ricche di vitamina C, flavonoidi, betacarotene, vitamine del gruppo B, aminoacidi essenziali e sali minerali come magnesio, potassio, selenio e fosforo. Alcuni studi ne attestano una capacità attivante le “sentinelle” del sistema immunitario in grado di catturare gli agenti patogeni.

 

-   Echinacea: pianta originaria del Nord America che stimola la funzionalità di macrofagi e linfociti, cellule sentinella del nostro sistema immunitario, nel contrastare batteri e virus specifici. Ideale per le comuni malattie delle vie respiratorie, è utile anche per tenere in equilibrio la pelle mista, impura, grassa e a tendenza acneica.

 

 

Senza dimenticare lo stile di vita

 

-   Quindi dormire almeno 8 ore al giorno, così da ridare all’organismo la possibilità di rigenerare le difese, come i globuli bianchi, i nostri principali “scudi” di difesa.

 

-   Fare sport almeno 3 volte alla settimana per almeno 30-45 minuti. un’attività fisica costante, ma non intensa, stimola le attività dei macrofagi, cellule “spazzine” preposte a eliminare il non necessario e negativo dall’organismo.

 

-   Utilizzare sieri antiossidanti sul viso, giorno e notte. al mattino servono ad aiutare la pelle a difendersi da sole e smog, mentre di notte sostengono la naturale rigenerazione cellulare.

 

Qualche esempio? SkinCeuticals è un marchio con un forte know-how in questo campo.   

-   C E Ferulic, con acido ferulico, alfa tocoferolo e acido l-ascorbico, è un trattamento antiox ideale per tutti i tipi di pelle che offre una protezione all’avanguardia contro il fotoinvecchiamento.

-   C E FERULIC PHLORETIN CF è perfetto soprattutto su pelle da normale a mista. Usato in combinazione con un filtro solare, protegge dal rischio di eritema UV indotto.

-   Resveratrol B E è un trattamento notte antiossidante in grado di rinforzare le naturali difese della pelle, favorendo la rigenerazione cutanea.