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 Il selfie che ti salva la pelle…

 Ci svegliamo con lo smartphone che suona e ci addormentiamo dopo aver controllato l’ultima notifica. Le ricerche attestano che siamo il popolo europeo più attaccato al cellulare, con lui abbiamo sostituito macchine fotografiche, PC e tablet. Il controllo delle notifiche è diventato un tic, tanto che siamo i primi in Europa nel controllo ossessivo del cellulare.

Purtroppo siamo anche i primi a usarlo in modo improprio, trasgredendo ad esempio alle norme del Codice della Strada o quelle della buona educazione, usando mentre guidiamo, a tavola con gli amici o in riunione con i colleghi…

 

Non tutto vien per nuocere. Anzi, la tecnologia, se usata bene, può aiutarci a stare bene, meglio. Un esempio? I problemi legati alla pelle. Quella a tendenza acneica è una condizione che affligge nel mondo circa l’80% degli adolescenti e il 40% degli adulti. Il 97% delle persone con la pelle a tendenza acneica sostiene di avere una bassa qualità di vita, mentre il 70% poca autostima. E non stupisce, visto che brufoli infiammati e punti neri evidenti non aiutano ad avvicinare le persone.

 

Gli studi in questo campo attestano che soltanto il 5-10% di persone nel mondo ha accesso a un consulto dermatologico, il che potrebbe spiegare perché si contano 600 milioni di ricerche su Google all’anno per ‘rimedi’ alla pelle a tendenza acneica.

 

Effaclar Spotscan di La Roche Posay nasce per rispondere a queste richieste e, attraverso un'accurata diagnosi della pelle a tendenza acneica, fornire consigli ed educare all'utilizzo dei corretti trattamenti

 

“Effaclar Spotscan utilizza l'intelligenza artificiale e rappresenta un nuovo e importante passo nel viaggio della ‘bellezza connessa’, iniziato con My UV Patch che aveva lo scopo di sensibilizzare i consumatori sui rischi dei raggi UV e aiutarli ad adottare comportamenti sicuri sotto il sole”, afferma Laetitia Toupet, Direttore generale internazionale, La Roche-Posay. 

 

Sviluppata con i dermatologi, Effaclar Spotscan consente un’analisi personalizzata e immediata della pelle a tendenza acneica. Per costruire l’algoritmo più accurato possibile, La Roche-Posay ha riunito dermatologi da tutto il mondo che hanno analizzato oltre 6000 immagini di donne e uomini di diverse etnie, tipi di pelle e livello di severità.

 

Spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano. “L’analisi immediata di Effaclar Spotscan indica il grado di severità della pelle a tendenza acneica in una scala compresa tra 0 e 4. Se l’indicazione è uguale a due o più, il sistema suggerisce un consulto dermatologico. In base all'analisi, l’app indica una routine Effaclar personalizzata e consigli skincare specifici”.

 

“Interessante – continua la dermatologa – è anche la possibilità di monitorare i miglioramenti della condizione della pelle: l’analisi del ‘prima e dopo’ consente di visualizzare  i progressi e così incentivare la motivazione nel proseguire le cure. Non dimentichiamo che la pelle a tendenza acneica con il passare del tempo può lasciare segni e cicatrici che inficiano sulle percezione di sé. L’algoritmo di Effaclar Spotscan può accelerare la decisione di rivolgersi per tempo a un dermatologo. Iniziando tempestivamente la terapia si minimizzano gli esiti negativi a livello estetico, mantenere un effetto psicologico positivo”.  

 

Come funziona?

In Italia, a partire da settembre, si può reperire Effaclar Spotscan all’interno di YouCam Makeup, una beauty app di realtà aumentata, su spotscan.com o ancora scannerizzando il QR Code presente sui materiali in farmacia.

 

1. Una volta scaricata l’app basta scattare tre selfie: frontale, profilo sinistro e destro. A quel punto Effaclar Spotscan li analizza per contare le imperfezioni della pelle, localizzarle, distinguerle tra loro (brufoli, punti neri, segni bruni) e determinare il grado di severità della pelle a tendenza acneica, da 0 a 4+.

2. Nella seconda fase, in base al grado di severità della pelle, l’app propone beauty routine e consigli utili a gestire le imperfezioni, tenendo presente dal secondo grado in poi scatta il suggerimento di consultare lo specialista.

3. Attraverso il ‘Diario della pelle’ e il simulatore ‘Prima/Dopo’ di Effaclar Spotscan è possibile monitorare i miglioramenti nel corso del tempo.

 

 

I must have della linea

Come ogni beauty routine che si rispetti tutto parte dalla detersione che, in caso di pelle acneica, deve prevedere anche attivi purificanti. Importante anche proteggere la pelle con filtri solari, scegliendo schermi con ingredienti specifici oppure idratanti che li contengano.

 

Quando si parla di imperfezioni, giovani e adulti concentrano la loro attenzione nel contrastare gli esiti estetici negativi.

Per la pelle a tendenza acneica degli adulti, che si unge e si ‘sporca’ facilmente, lasciando i pori dilatati, è consigliato EFFACLAR K (+): trattamento rinnovatore anti-ossidazionee, anti-imperfezioni e anti-sebo. Evita l’ossidazione dei lipidi e ne contrasta la produzione grazie alla combinazione di carnosina, vitamina E e Airlicium™, che garantisce anche una finituta mat. Il comfort del prodotto è il risultato di un'idea intrigante: integrare le molecole più assorbenti di Airlicium™ con una texture ‘bagnata’. La leggerezza di questo gel abbraccia la pelle, senza appesantirla e lasciandola levigata e libera da punti neri.

 

EFFACLAR DUO (+), invece, corregge le imperfezioni e i segni più marcati, prevenendone la ricomparsa. Elimina le imperfezioni severe e libera i pori ostruiti grazie alla combinazione LHA e acido salicilico con azione micro-esfoliante. Combattere il battere P. Acnes, uno dei principali responsabili dei brufoletti, con la presenza del piroctone olamina, mentre lo zinco PCA svolge un’azione anti-batterica e il mannosio aiuta a riequilibrare il microbioma cutaneo. Sul fronte discromie due attivi importanti: la niacinamide riduce le irritazioni, mentre il Procerad™ riduce il rischio di iperpigmentazione post-infiammatoria, quindi le macchie brune che compaiono dopo la scomparsa di brufoli infiammati.

Il tutto testato per l’efficacia anti-ricomparsa. Cosa chiedere di più?