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 Microbiota: malattie cutanee e grasso…



 Acne, dermatite atopica, psoriasi, rosacea. Sono malattie della pelle per le quali si è acclarato il ruolo dell’alterazione (disbiosi) della flora intestinale e cutanea. del oltre alle componenti fisiopatologiche finora conosciute, entrano in gioco la disbiosi intestinale e quella cutanea.

 

È questa una rivoluzione importante nel panorama dermatologico del 24th World Congress of Dermatology a Milano in questi giorni. Non solo: secondo recenti studi la disbiosi intestinale può interferire con l’ago della bilancia, facendoci ingrassare anche con l’‘aria’.

 

D’altronde negli ultimi anni il microbioma ha rivoluzionato la medicina, quindi anche la dermatologia. Si tratta di conoscenze che coinvolgono vari metabolismi e sistemi da quello endocrino a quello immunitario, nonché il rapporto intestino cervello.

 

“Si tratta di una nuova prospettiva – spiega Marco Pignatti della Clinica dermatologica universitaria di Modena e Reggio Emilia – quando pensiamo che malattie che abbiamo sempre curato con  antibiotici, antifungini, antiparassitari, come acne, dermatite atopica, rosacea, in realtà hanno tra le cause ed i possibili interventi terapeutici la disbiosi cutanea”.

 

Il microbioma intestinale e cutaneo collaborano con le funzioni della pelle e sono formati da microrganismi il cui squilibrio può causare alcune importanti patologie dermatologiche.

 

“Una ridotta diversità nella sua composizione può contribuire a scatenare patologie, tra cui psoriasi, dermatite atopica, seborroica, acne e rosacea, spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano – invece l’ecosistema è equilibrato svolge un’attività antinfiammatoria e stimola le difese immunitarie quindi la pelle rimane in salute.

 

 

Il rapporto tra cibo e pelle, infatti, non è solamente collegato a intolleranze e allergie “Ma ad una serie di meccanismi legati alle trasformazioni effettuate dal microbiota a livello intestinale che vanno poi a influenzare le patologie della pelle” precisa Pignatti.

 

Nella psoriasi e nelle altre patologie autoimmuni ci sono alterazioni del microbiota che sono le stesse di alcune malattie infiammatorie intestinali e molte malattie della pelle trovano tra

le loro cause tali squilibri intestinali.

Il microbiota intestinale nuovo protagonista della lotta all’obesità e al sovrappeso.

 

“L’obesità fino ad oggi è stata considerata un problema prettamente di medicina estetica, sostiene Giuseppe Fatati, presidente dell’Italian Obesity Network, ma in realtà si tratta di una vera e propria malattia, che per giunta si accompagna allo stigma sociale: si tende infatti a credere che la ‘colpa’ sia dell’obeso che mangia troppo, quando si tratta in realtà di una situazione notevolmente più complessa”.

 

Il microbiota intestinale, composto da almeno 100 trilioni di batteri per un peso di 1-2 kg, è fondamentale nel determinare stati infiammatori, orientare la deposizione di grasso e calibrare la spesa energetica, quindi il nostro peso corporeo.

 

Mangiare ‘male’, preferendo alimenti ricchi di grassi saturi si cambia la composizione della flora intestinale, producendo così una disbiosi intestinale.

Ma l’influenza di una flora batterica squilibrata non si ferma qui: a parità di introito alimentare una persona con una disbiosi intestinale tende a prendere più peso rispetto ad una con un microbiota in equilibro, e tenderà a depositare grasso a livello viscerale.

 

Come se non bastasse, anche l’inquinamento è in grado di alterare il microbiota intestinale, in quanto in grado di innescare fenomeni d’infiammazione subclinica che portano all’aumento del peso e alla deposizione di grasso a livello viscerale, anticamera per diabete, problemi di metabolismo e cardiaci.

 

Precisa Belmontesi: “Il peso corporeo, quindi, è legato a fattori complessi, ma comunque relativi allo stile di vita, quindi non ci può essere una terapia medico-estetica efficace se non affiancata da sane abitudini e dalla volontà di migliorare il proprio ‘ecosistema’, con una dieta varia ed equilibrata, come la mediterranea”.

 

Fatto questo, il contributo dei cosmetici è essenziale per mantenere la pelle tonica e ricettiva.

 

Body Retexturing Treatment di SkinCeutical esfolia e idrata la superficie, stimolando la rigenerazione cutanea e incentivando l’assorbimento degli attivi cosmetici. Nella formula, sostanze che favoriscono la differenziazione cellulare per un’esfoliazione efficace, innanza i livelli di idratazione per un’omogenea desquamazione, lenisce e aiuta a prevenire gli arrossamenti post-infiammatori.

 

Body Tightening Concentrate di SkinCeutical è un cosmetico formulato per trattare le zone del corpo soggette alla forza di gravità, come addome, anche, cosce, ginocchia e parte superiore delle braccia. In più la sua formula fluida e effetto freddo favorisce la sintesi del collagene per levigare e rassodare la pelle. La sua tecnologia cosmetologica associa un particolare tripeptide e estratto di lievito, che favoriscono la produzione di acido ialuronico, a una proteina di riso idrolizzata che stimola la sintesi del collagene.