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 Come curare la pelle? Previeni, proteggi, correggi…

 Voler invecchiare bene, in salute e nella migliore forma è un desiderio naturale. “La grande richiesta di trattamenti antiaging non è mera espressione di vanità o di una necessità indotta da una società improntata sempre più sull’immagine”, sostiene il professor Alberto Massirone, presidente del 19° Congresso Internazionale di Medicina Estetica Agorà. 

 

“Gli studi scientifici suggeriscono che solo il 25% di quanto tempo viviamo è dettato dai nostri geni, l’altro 75% è determinato dai nostri stili di vita e dalle scelte quotidiane che facciamo. L’aspettativa di vita si allunga, anche la vita professionale è dilatata, oggi a 50 si è nel pieno della propria carriera, ma anche della vita sociale e in molti casi si vive l’inizio di una nuova relazione di coppia. Si hanno figli molto più avanti con l’età e tutto questo ci porta in maniera naturale e legittima a desiderare di invecchiare bene, di vivere al massimo delle nostre possibilità ogni periodo della vita”, spiega Massirone.  

 

 

Prevent, protect, correct: l’approccio dermocosmetico è integrato

La moderna dermocosmesi si avvale di ricerche scientifiche per lo studio dei danni ossidativi indotti dalle radiazioni solari UV-IR e dall’inquinamento ambientale sia di gas che particolato, a carico della cute. Tre gli step indispensabili per contrastare l’aggressione radicalica a livello cellulare: prevenire, proteggere e correggere le alterazioni indotte dallo stress ossidativo.

 

Ne parla Magda Belmontesi, specialista in dermatologia a Milano e Vigevano. “Oggi è prioritario considerare le aggressioni dell’ambiente e dell’inquinamento a tutto tondo. Nel tempo, infatti, la scienza ha messo sempre più a fuoco l’azione dell’inquinamento atmosferico nei processi dell’aging cutaneo, che si va aggiungere al fotoinvecchiamento”. 

 

“Lo spettro degli agenti cui tutti siamo esposti si è allargato: non ci sono solo i raggi ultravioletti A e B, ma anche gli infrarossi A che, al pari degli UVA, arrivano più in profondità nel derma, provocando reazioni chimiche che a lungo andare lo danneggiano. Poi c’è anche la luce visibile, che ha una peculiare incidenza nei processi d’invecchiamento cutaneo, fino all’inquinamento ambientale, con particolato quindi polveri sottili, ma anche con gas ossia monossido di carbonio ma anche ozono. Questo gas, in particolare, ha un’azione così marcatamente aggressiva nella produzione dei radicali liberi da indurre un’accelerazione non solo dei processi d’invecchiamento ma anche in quelli delle lesioni precancerose”, avverte la dottoressa.

 

“Quindi l’utilizzo di antiossidanti risulta un alleato indispensabile nella beauty-routine quotidiana. In particolare l’associazione acido ferulico vitamina E e vitamina C (L-ascorbico), e il pool floretina, vitamina C (L-ascorbico), acido ferulico hanno dimostrato un’elevata efficacia nel contrastare, target per targe, i diversi bersagli dei radicali liberi, tra cui membrane cellulari e organuli intracellulari. È dimostrato scientificamente che riducono danni visibili come discromie e macchie scure, microrughe e grinzosità, ma anche quelli invisibili, quindi più subdoli da scoprire, come i danni precancerosi delle cheratosi attiniche”.

 

L’utilizzo quotidiano di pool antiossidanti in forma di siero da applicare in associazione con la fotoprotezione risulta essere un supporto indispensabile per la prevenzione dei segni di invecchiamento cutaneo sia fotoindotto che da foto-inquinamento.

 

“Oltre che per la qualità della pelle, questa abitudine dermocosmetica è importante anche nella medicina estetica: gli antiossidanti accelerano i processi di risoluzione dei normali effetti collaterali di trattamenti medici come laser, luce pulsata e iniettabili in generale, riducono i disagi dei pazienti mentre aumentano l’efficacia, in quanto amplificano i risultati e,  riducendo i radicali liberi, prolungano la durata dei trattamenti medico estetici”.

 

“Fermo restando la buona abitudine di usare quotidianamente sieri con antiossidanti, è importante modulare la beauty routine a seconda di dove si vive, del periodo dell’anno e, soprattutto, della tipologia di pelle. In caso di cute secca e sensibile o con problemi di cedimenti e rughe è perfetto il siero con acido ferulico, mentre la floretina con pelle da normale a mista e in caso di macchie e discromie”.