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Il sogno si avvera: pelle perfetta e più giovane

 Per la prima volta si abbassa l’età in cui le donne ricorrono alla medicina estetica: nessun botox party, nemmeno interventi meramente estetici, solo trattamenti correttivi. Insomma (finalmente) si comincia a capire la valenza della cura e della correzione.

Tant’è vero che, nella fascia 35-50 anni, il range di uomini e donne in cui s’impennano le richieste, in cima ai desideri di lei ci sono i peeling chimici. “Con il 78% di richieste, seguiti da trattamenti per la cellulite (cavitazione 72% e carbossiterapia 70%), rivitalizzazione cutanea (70%) e tossina botulinica (67%)”, rivela Alberto Massirone, presidente del 19° Congresso Internazionale di Medicina Estetica Agorà a Milano. “Tra gli uomini spopolano i trattamenti anti-aging: filler e peeling chimici al primo posto (65%), seguiti da rivitalizzazioni cutanee (64%) e tossina botulinica (63%). La classifica delle richieste femminili si sovrappone con quella maschile solo nella fascia 51-64 anni, dove vincono i fili di sostegno e la biostimolazione con un 47% di trattamenti eseguiti”.

 

 

Pelle perfetta con un innovativo device…

“Viene considerato un ‘one step peel’, quindi un peeling che si fa in un’unica sessione, che nel suo utilizzo coinvolge sia il medico che il paziente”, spiega Magda Belmontesi, specialista in dermatologia a Milano e Vigevano.

 

“Si tratta di un trattamento medico indicato per stimolare, mediante un’esfoliazione controllata, il turn over dell’epidermide, migliorando microgrinzosità, cedimenti, luminosità cutanea e acne lieve moderata”.

 

“Nella prima fase il medico, in studio, dopo la detersione applica il peeling che contiene retinolo al 3% e una componente, il ‘boosting complex’, che amplifica l’effetto del retinolo. La sua azione è da una parte rassodante, grazie a un componente chiamato neocitriate al 4% sostanza che favorisce la ridensificazione del derma, dall’altra è idratante e restitutiva, in virtù di un attivo, l’aminofil, che ha la capacità di legare acqua”.

 

“Una volta applicato, il medico lo lascia agire per circa dieci minuti, senza produrre irritazioni o fastidi, ma solo un lieve pizzicore. La persona esce dall’ambulatorio (senza truccarsi) e lo deterge soltanto alcune ore (6-8) dopo l’applicazione. Poi, per 15-20 giorni continua l’applicazione a casa di dermocosmetici con poli-idrossiacidi bionici. Che, a differenza degli alfa-idrossiacidi, non sono esfolianti, ma idratanti e antiossidanti e ripristinano l’azione barriera. In ogni caso, in questo periodo è meglio adottare una protezione alta (Spf 30 o 50), anche in città.

 

Il protocollo prevede una seduta ogni 6 settimane per un massimo di 4 sedute. A tre, cinque giorni compare un’esfoliazione leggera, quindi che non compromette la vita sociale, durante la quale è importante idratare la pelle”.       

 

“Con il tempo si nota un netto miglioramento della texture cutanea: un effetto chiamato ‘plump & firm’, quindi tonificante e riempitivo. A differenza degli altri peeling che esfoliano marcatamente e possono dare secchezza, Retinol Boosting Complex apporta un miglioramento progressivo nella qualità del derma, quindi un effetto di rassodamento e ridensificazione assolutamente ben tollerato anche dalle pelli sensibili che, anziché sei-otto ore, lo terranno sul viso solo tre”.