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L`alimentazione di chi allatta

La scelta di allattare al seno, poi, sembra essere sempre più frequente all’alba del Duemila. Lo dimostrano una serie di ricerche effettuate nel nostro paese e nel resto di Europa. Un esempio? In Italia scelgono di allattare l’82,2% delle mamme (anche se poi continuano su questa strada fino al primo anno di vita del bimbo solo il 10% delle donne). Ma quali sono i cibi più adatti a mamma e bambino? Quali quelli che favoriscono la lattazione e quelli che, invece, possono rendere sgradevole il sapore del latte? Ed è necessario aumentare il livello delle calorie introdotte quotidianamente nella dieta? Ecco le risposte
ATTENZIONE AL MENU QUOTIDIANO
La mamma che allatta ha un aumentato fabbisogno energetico. Sono necessarie, infatti, circa 500 calorie al giorno in più e, per produrre latte a sufficienza per il bambino, è importante introdurre nella dieta dei nutrienti fondamentali. Quali? Il calcio, per esempio, derivato dal consumo di formaggi, latte e latticini in genere. E le proteine che arrivano dalla carne, dalle uova e dal pesce. Senza dimenticare le vitamine (in special modo la A e la C, fondamentali nella fase di crescita del bambino) derivate da frutta e verdura. E’ buona norma, inoltre non dimenticarsi degli acidi grassi essenziali contenuti nell’olio d’oliva e ricordare che la donna in allattamento ha bisogno soprattutto di liquidi per reintegrare il patrimonio idrico e minerale impoverito allattando. Dopo ogni poppata, infatti, è necessario bere immediatamente molta acqua minerale naturale. E in uest’ottica, via libera a spremute e centrifugate di frutta, a brodo vegetale e di carne, e per finire, a tisane di erbe a valenza depurativa ed energizzante.
Bere molto, ad ogni modo, serve anche a favorire la corretta evacuazione intestinale. E, da questo punto di vista, è meglio integrare la dieta con frutta come le prugne e le susine, perfette proprio per favorire il buon funzionamento intestinale.QUANDO E` BENE NON ECCEDERE
Attenzione, invece, a determinati alimenti non ideali durante il delicato periodo dell’allattamento. I legumi, per esempio, troppo ricchi di fibre e che potrebbero riginare fenomeni di meteorismo e aerofagia nella mamma e nel lattante. E per quest’ultimo motivo la madre dovrà anche limitare le bevande gassate, compresa la stessa acqua minerale frizzante. E bene non eccedere, inoltre, con il maiale, le carni di vitello e di pollo e in genere con tutte le carni bianche che potrebbero essere trattate con ormoni. Da non consumare in maniera eccessiva anche i cibi conservati o cotti troppo a lungo sostituiti da tutti gli alimenti freschi da preferire crudi o appena scottati. In questo modo si potrà contare su un buon quantitativo di minerali, oligoelementi e vitamine preziose proprio durante l’allattamento al seno. Proibiti, invece, i cibi dal gusto particolare o troppo deciso - gli asparagi, per esempio, i cavoli, l’aglio e la cipolla - e tutte le spezie che potrebbero causare noie al neonato.
Da cancellare dal menu quotidiano, poi, i fritti, le frittate e la frutta secca di difficile digestione soprattutto durante l’allattamento. Divieto assoluto, infine, per le carni crude ( che possono causare parassitosi ), per mitili, crostacei e polipo, per il prosciutto cotto (che contiene polifosfati, sostanze dannose per il lattante) e, per lo stesso motivo, per gli affettati in busta con introduzione di nitriti e nitrati
VINO E BIRRA CON MODERAZIONE
Fermo restando la grande importante dell’apporto di liquidi nella dieta della mamma in allattamento, rimangono imprescindibili alcuni divieti e precisazioni. Il vino, per esempio, che se è vero che fa buon sangue non è il massimo per chi allatta. Gli esperti, infatti, consigliano al massimo due bicchieri al giorno, distribuiti nei pasti principali, preferendo il vino rosso al bianco. Da limitare anche la birra - anche in questo caso valgono le stesse dosi del vino - e il caffè e il thé, bevande eccitanti per definizioni non ideali in questo periodo. Divieto assoluto per i superalcolici, compresi gli amari e i digestivi specificatamente proibiti a chi allatta.
I CIBI DA PREFERIRE
Alimenti proteici = Carni rosse (roast beef, filetto, arrosto, bistecche) indispensabili per potenziare la muscolatura del lattante. Uova, prosciutto crudo, bresaola, pesce (meglio se cotto al vapore per non fargli perdere tutte le sue proprietà nutritive, ma in generale sempre cucinato senza l’aggiunta di spezie).
Latte e latticini = Formaggi (soprattutto grana sia per la sua digeribilità che per il suo alto contenuto di calcio), latte intero, yoghurt, mozzarella.
Verdure e ortaggi = pomodoro, zucchine, fagiolini, carote, zucca, barbabietole, insalata di ogni tipo.
Carboidrati = pasta secca, all’uovo e fatta in casa; cereali in genere:
torte e crostate casalinghe.
Frutta = Arance, pompelmi, kiwi, banane, prugne e susine
Altro = Spremute di frutta, verdura e ortaggi, tisane di erbe, olio
extravergione d’oliva.
I CIBI DA LIMITARE
Alimenti proteici = Maiale e carni bianche in genere (potrebbero contenere ormoni), pesce azzurro (più grasso).
Carboidrati = Riso (può favorire la stitichezza); piselli, lenticchie, fagioli (troppo ricchi di scorie e qualche volta responsabili di irritazioni intestinali, meteorismo e aerofagia nella madre e nel lattante). I legumi possono essere cotti nel minestrone, ma vanno tolti prima della consumazione.
Frutta = Fragole e fichi (possono causare allergie)
Bevande = Birra e vino (massimo due bicchieri al giorno), acqua e bevande gassate (possono provocare meteorismo), caffè
e thé (troppo eccitanti).
Altro = Burro, aceto e limone, cibi conservati in genere.
I CIBI PROIBITI
Alimenti proteici = Carni crude (possono provocare parassitosi), prosciutto cotto (contiene polifosfati), affettati in busta (per il loro contenuto in nitriti e nitrati), salame e salamelle, crostacei, mitili e polipo (generalmente difficili da digerire).
Verdure e ortaggi = Asparagi, cipolla, aglio, carciofi, cavolfiore (per il cattivo sapore che possono dare al latte, provocandone il rifiuto da parte del lattante).
Condimenti e aromi = Spezie, capperi, olive, ketchup, senape, cibi in salamoia (possono anch’essi alterare il sapore del latte).
Altro = Fritti e frittate (sono difficili da digerire), cibi piccanti in genere o troppo saporiti, frutta secca.