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Migliora la pelle e ringiovanisci…

Dieci piccoli gesti quotidiani: è il decalogo svedese per allungare la vita di 10 anni ideato da Bertil Marklund, docente all’Università di Göteborg e specializzato in salute pubblica. Il medico è l'autore de ‘La guida scandinava per vivere 10 anni di più’, che sarà tradotto in 23 Paesi, tra cui l’Italia dove è appena approdato. Nel decalogo, una serie di indicazioni, semplici ed efficaci, per tenere sotto controllo lo stile di vita, dato che pesa due terzi sulla durata della nostra esistenza, mentre la genetica influisce soltanto a margine.

 

Quando però gli errori sono stati fatti, servono dispositivi e protocolli di cura affidabili. Ed è proprio di efficacia testata da studi scientifici che parla l’ultima news, secondo cui dei dispositivi medici nati in Svezia, gli Skinboosters, si sono  aggiudicati l’appellativo di ‘TRATTAMENTO TERAPEUTICO’ per il miglioramento progressivo e consolidato della qualità della pelle grazie al rimodellamento della matrice dermica.  

 

Gli Skinboosters, Restylane Vital e Vital Light, prodotti da GALDERMA (con brevetto Q-Med  società con  sede a Uppsala, vicino a Stoccolma), sono particolari formulazioni iniettabili di acido ialuronico NASHA, studiati per attivare i meccanismi che rigenerano la pelle mantenendola più giovane e sana. Una sorprendente terapia d’idratazione intensiva, che previene e cura crono e fotoaging, con uno splendido risultato estetico: da subito un aspetto più fresco, sano e luminoso.

 

Ma cos’hanno di davvero innovativo Restylane Skinboosters, con 3,5 milioni di trattamenti nel mondo in 12 anni, rispetto ad altri trattamenti iniettabili presenti nel mercato?

“Innanzitutto assicurano un’idratazione profonda, grazie alla tecnologia di stabilizzazione del gel NASHA che consente di mantenere la rete molecolare tridimensionale dell’acido  ialuronico, ma in grado di prolungarne il tempo di permanenza nei tessuti cutanei trattati, senza comprometterne la sua efficacia e sicurezza, spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano.

 

“Oggi però sappiamo che oltre all’idratazione profonda, questo particolare acido ialuronico è in grado di generare un rimodellamento della matrice dermica, quindi un progressivo miglioramento dello spessore dermico grazie a una stimolazione fibroblastica. Questo porta a considerare l’utilizzo di Skinbooster non solo una metodica Medico estetica ma anche una VERA  terapia per la cura e il ringiovanimento della texture cutanea, con un effetto progressivo e consolidato”.

 

Secondo uno studio di recente pubblicazione, l’intero campione di pazienti studiati ha avuto un miglioramento a 12 mesi dal primo trattamento testato dalla scala di GAIS (Global Aesthetic Improvement Scale), una delle più note e utilizzate per validare l’efficacia dei diversi dispositivi medici e trattamenti medico chirurgici.

 

Il protocollo prevede 1 trattamento al mese per 3 mesi e un mantenimento a distanza di 4 o 6 mesi per un progressivo consolidamento del risultato. È dimostrato tuttavia che il miglioramento della qualità della pelle è visibile anche solo dopo un solo trattamento. Precisa Belmontesi.   

 

“Il trattamento è adatto anche in caso di cicatrici dell’acne, e nelle indicazioni più recenti anche nella dermatite atopica di viso e mani, per la secchezza cutanea dovuta a tamoxifene (chemioterapico utilizzato in caso di tumore al seno), contro l’atrofia cutanea indotta da cortisonici e la marcata secchezza dovuta a siNVastatine (farmaci per abbassare trigliceridi e colesterolo)”.

 

A fronte delle numerose novità che escono nel mercato, perché suggerisci il trattamento con gli Skinbooster?

“Innanzitutto perché c’è un ampio sostegno clinico per ogni promessa del prodotto. Poi perché il miglioramento statisticamente significativo dell'elasticità della pelle e della microrugosità superficiale non si osserva con acido ialuronico non stabilizzato”.

 

Quindi basta una ‘punturina’ a mettere in pensione le creme?

“Non direi, in quanto agiscono su fronti diversi. Le creme riescono a raggiungere solo lo strato superficiale della pelle, mentre un trattamento iniettivo arriva in profondità, consentendo di ottenere miglioramenti più decisi della texture cutanea. In ogni caso cosmesi e trattamenti medici sono sinergici. Oggi la  biotecnologia fornisce allo specialista una vasta gamma di possibilità, tra cui spiccano gli Skinbooster, che intervengono sulle cause dell'invecchiamento cutaneo e non solo sui suoi effetti: non correggono quindi solo un inestetismo, ma lavorano in profondità del derma, stimolando la pelle a ricreare turgore ed elasticità: una terapia iniettabile che può essere effettuata su volto, labbra, collo, décolleté e dorso delle mani”.