Area riservata

Username
Password
 
 
Registrati sul nostro portale
Username o password dimenticati?
Links

L’esperidina combatte l’invecchiamento cellulare

L’esperidina combatte l’invecchiamento cellulare
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, nel 2050 ci saranno oltre 2 miliardi di ultrasessantenni, per i quali diventerà essenziale avere risposte su come migliorare la qualità della vita, vista la progressione delle malattie degenerative. Gioco forza, la prevenzione diventa una priorità. In questa direzione l’esperidina potrebbe svolgere un ruolo importante. L’attivo, presentato al 20° Congresso EADV (European Academy of Dermatology and Venereology) di Lisbona, nell’ottobre del 2011, sarebbe utile nel contrastare la micro-infiammazione, una nuova causa dell’invecchiamento cellulare solo recentemente scoperta.

Le evidenze scientifiche
La micro-infiammazione cronica preclude la salute cellulare, in quanto provoca un’ingente quantità di radicali liberi. Ossia quelle specie reattive dell’ossigeno (ROS), già note per l’induzione del cosiddetto stress ossidativo: lo sbilanciamento tra la quantità di radicali liberi prodotti e gli antiossidanti presenti a livello cellulare consente ai ROS di danneggiare le strutture delle cellule in profondità. La micro-infiammazione cronica è una condizione insidiosa, poiché silente e asintomatica, rilevabile solo a livello cellulare, ai danni di proteine, lipidi e DNA. Così, le cellule perdono l’omeostasi, cioè l’equilibrio fisiologico, funzionano male e invecchiano precocemente.
Già nel 2008 l’INRA, Istituto Di Ricerca Europeo In Scienze Agronomiche, dimostra le proprietà biologiche dell’esperidina nella prevenzione dell’alterazione del metabolismo osseo nel processo di invecchiamento. L’esperidina è uno dei flavonoidi caratteristici degli agrumi, dove si concentra soprattutto nella buccia e nell’albedo, la parte interna biancastra della buccia.  È ampiamente conosciuta per i suoi effetti sul trofismo dei capillari, di cui riduce la permeabilità e la fragilità delle pareti, aumentandone al contempo la resistenza. Vanta altresì notevoli proprietà antiossidanti ed antiflogistiche, mentre studi preliminari su modelli murini ha dimostrato le proprietà osteotrofiche.
Le approfondite valutazioni condotte per verificare l’efficacia dell’esperidina ne evidenziano la capacità di agire sui principali segni dell’invecchiamento cutaneo a livello di derma ed epidermide, quindi iperpigmentazioni, perdita di tono, idratazione ed elasticità della pelle.